Le pitture sono realizzate con tecniche varie su legno. Si utilizzano essenze rare oppure parti pregiate della pianta quale la “radica” e la “piuma”. La radica è la parte del legno derivata dal taglio delle radici, mentre la piuma dai punti di congiunzione tra tronco e rami (“ascelle”). Queste parti del legno, inutilizzabili per la costruzione, nell'arte ebanistica antica erano le più ricercate per le decorazioni, in quanto la disposizione “caotica” delle cellule del legno vi crea disegni ed effetti cangianti unici.

Il legno più utile alla rappresentazione viene scelto, e si passa quindi alla pittura. La tecnica principale utilizzata è quella dell’”anilina”; primo colorante chimico della storia (Inghilterra, metà XIX secolo, J.Perkins) si caratterizza per la brillantezza e per la capacità di lasciare visibili, ma anche di esaltare le venature e i colori del legno. In questo modo legno e disegno si integrano e dialogano tra loro in modo armonico. 

Altre tecniche utilizzate sono la tempera e l'acrilico. La finitura del lavoro viene sempre eseguita tramite lucidatura a gomma lacca.